venerdì 18 novembre 2011

un piccolo racconto...


La mia vita di studentessa

Quando ho finito il liceo non vedevo l'ora di cominciare una nuova vita, in un'altra città conoscendo nuove persone, avere nuovo colleghi, cosi ho scelto di andare a studiare a Sibiu, la città che adesso è la Capitale Culturale Europea ( Romania).
Abitavo nel palazzo degli studenti dove ogni giorno succede qualcosa da raccontare, dove trovi tutti i tipi di persone. Le belle serate erano insieme agli altri studenti seduti lungo il corridoio con una tazza di vino e sentendo cantare e suonare spesso con la chitarra, e non solo.....
All'Università si cerca di non andare spesso, solo quando e necessario, perchè tutti i giorni diventerà noioso. Nel primo anno c'era un esame che doveva essere sostenuto con un professore che ha chiesto di studiare il suo libro di storia della amministrazione statale a nostra scelta: chi vuole il voto minimo deve studiare un quarto di libro, chi vuole il voto medio, deve imparare metà libro e chi desiderava il voto massimo doveva studiare tutto il libro. Allora, io ho studiato per il voto minimo, era importante per me di superare l'esame, non mi interessava il voto. C'era anche un'altra possibilità per aumentare il voto. Se uno studente sapeva la risposta di un altro scelto da professore, aveva subito il voto massimo. Siccome un collega non sapeva rispondere alle sue domande, per me è stato il momento giusto per dare la risposta al posto suo. E andata benissimo perchè senza leggere tanto del suo libro noioso ho presso il voto massimo. Posso chiamarla fortuna? Se andrà così con tutti gli esami, sarà troppo semplice per finire l'Università, invece sono tanti i sacrificida fare e c'è tanto da studiare; quando la cominciamo non lo sappiamo che cosa ci aspetta e quando la finiamo ci accorgiamo di aver fatto la scelta sbagliata e che il nostro sogno era un altro, uno diverso, e che tutto quello che abbiamo studiato e inutile per il nostro futuro; o perche non ci piace la specializzazione scelta e abbiamo nuovi desideri per il futuro, o perche non possiamo mettere in pratica tutti gli anni di studio per il fatto che non troviamo un posto libero nel mondo lavorativo nel campo studiato. Sarà la crisi? La politica da sempre per quanto riguarda il lavoro? O perchè tutti vogliono le persone con esperienza e non si pò avere se nessuno ti fa provare a fare pratica nel campo di quello che hai studiato.
Parlando dei tempi in cui comincia L'Università è molto bello, diverso, c'è l'opoprtunità di conoscere le persone nuove nella vita, tutto cambia, però questi anni di studenti passano in fretta e si arriva con grandi passi alla fine dell'Università quando proviamo nuovi sentimenti e guardiamo al nostro futuro pieni di entusiasmo, speranza e siamo fieri di noi che abbiamo la laurea in " tasca". Allora, quel momento, la festività della fine dell'Università è speciale, pieno di emozioni, vestiti con la veste di studenti, quando si buttano in su i cappelli. Che momenti meravigliosi! Poi il discorso della fine con la ricetta della vitta. " ingredienti: una tazza di pensieri puri, una tazza di buone azioni, una tazza di rispetto per gli altri, 3 tazze di perdono; ben battuto, 2 tazze errori. Preparazione: mescolare bene e aggiungere le lacrime di gioia, di dolore e compassione per gli altri. Versare 4 tazze di preghiera e di fede per fare gli altri ingredienti più leggeri e per poter alzare l'impasto fino alle più alte vette della vita cristiana. Dopo aver versato la composizione nella vita quotidiana, cuocere bene in una tazza calda di gentilezza umana e poi servire con un sorriso e tanto amore! Buon appetito!" Cosi mi ricordo una parte carina del discorso di fine dei quei quattro anni all'Università.