lunedì 23 novembre 2009

ricordati...



Ricordati sempre che non si possono odiare tutti i fiori solo perchè le rose hanno le spine, di non avere più sogni solo perchè uno non si è realizzato. Devi cogliere tutte le opportunità per essere felice tentare in ogni modo di far realizzare i tuoi sogni... la vera forza nella vita non consiste nel non cadere mai, ma nel rialzarsi e tentare di nuovo tutte le volte che è necessario.
Ricordati sempre i complimenti che ti sono stati fatti, ricordati che ogni notte qualcuno pensa a te prima di addormentarsi, ricordati che il tuo sorriso può portare gioia a chiunque, ricordati che essiste sempre un'altra opportunità, un'altra amicizia, una nuova forza interiore....bisogna solo avere la volontà di perseverare perchè la felicità busserà anche alla nostra porta....quando meno che lo aspettiamo.

sa-ti amintesti....


Intodeauna sa-ti aduci aminte sa uiti lucrurile care te-au intristat, dar sa nu uiti niciodata lucrurile care te-au facut fericit;
Intodeauna sa-ti aduci aminte sa-i uiti pe prietenii care au fost falsi, dar nu uita sa-ti amintesti de cei care au stat langa tine;
Intodeauna sa-ti aduci aminte sa uiti problemele care au trecut, dar nu uita sa-ti aduci aminte binecuvantarile care vin in fiecare zi....
Sa iubesti e un vis....
Sa fii iubit e o binecuvantare....
Sa fii cu cel pe care-l iubesti e o realizare...
Sa fii cu cineva care te iubeste... e viata!

Fii puternic...


Cel mai bun dar càtre ceilalti este dragostea noastrà, nu sfaturile noastre si in mod sigur nu judecàtile noaste.
A fii puternic inseamna a iubi pe cineva in liniste;
sa radiezi de fericire cand esti trist;
a fii puternic inseamna a incerca sa ierti pe cineva care nu merita iertare, sa astepti cand nu se asteapta nici un raspuns;
sa fii puternic inseamna a ramane calm intr-un moment de disperare, a arata bucurie cand nu o simti;
a fii puternic inseamna a zambi cand vrei sa plangi, a face pe cineva fericit chiar daca ai inima franta;
a fii puternic inseamna sa taci cand cel mai corect ar fi sa spui la toti nelinistea ta;
a fii puternic inseamna a consola pe cineva cand cel care are nevoie de consolare esti tu;
a fii puternic inseamna a avea incredere in cineva care nu pare de incredere.
A iubi inseamna a fii puternic!
A iubi inseamna a lumina partea cea mai frumoasa din noi!
Dragostea e speranta si fara ea lumea nu ar exista; iubesti pe cineva cand ai ajuns sa-i dai ce ai mai bun si hotarasti sa i te dai pe tine insuti. Cea mai mare fericire dupa accea de a iubi, e sa-ti marturisesti iubirea!
In fiecare zi avem doua alegeri: sa ne bucuram de viata sau sa fim suparati pe viata!

ho imparato...

"ho imparato... che ignorare i fatti non cambia i fatti,
ho imparato....che quando vuoi vendicarti di qualcuno lasci solo che quel qualcuno continui a farti del mare,
ho imarato...che l'amore, non il tempo guarisce le ferite. Ho imparato che il modo più facile per crescere come persona è circondarmi di persone più intelligenti di me,
ho imparato...che quando serbi rancore e amarezza la felicità va da un'altra parte,
ho imparato... che un sorriso è un modo economico per migliorare il tuo aspetto,
ho imparato...che tutti vogliono vivere in cima alla montagna ma tutta la felicità e la crescita avvengono mentre la scali,
ho imparato...che e meglio dare consigli solo in due circonstanze: quando sono richesti e quando ne dipende la vita,
ho imparato...che la miglior aula del mondo è aipiedi di una persona anziana,
ho imparato...che essere gentili è più importante dell'aver ragione,
ho imparato...che posso sempre pregare per qualcun, quando non ho la forza di aiutarlo in qualche altro modo,
ho imparato...che talvolta tutto ciò di cui uno ha bisogno è una mano da tenere ed un cuore da capire,
ho imparato...che sotto il duro guscio di ognuno c'è qualcuno che vuole essere apprezzato e amato,
ho imparato...che ogni persona che incontri merita d'essere salutata con un sorriso,
ho imparato...che la vita è dura, ma io sono più dura,
ho imparato....che non posso scegliere come sentirmi, ma posso scegliere cosa fare con queste sensazioni.....
Lavora come se non avessi bisogno dei soldi, ama come se nessuno ti avesse mai fatto soffrire, balla come se nessuno ti stesse guardando, canta come nessuno ti stesse sentendo...."

la Chiesa di San Clemente a Vomano


La strutura: il ciborio poggia su quattro colonne e i loro capitelli reggono le facciate laterali, ognuna con due arcate racordate al centro da altrettante testine di animali, Al di sopra ci sono due elementi ottagonali, uno più piccolo dell'altro, e ancora sopra una pramide ottagonale che termina in un fiore che recava il simbolo dell'Agnus Dei, l'angelo di Dio. Le facciate e i capitelli, tutti realizzati in pietra rivestita di stucco, e non semplicemente scolpita come potrebbe sembrare, sono meravigliosamente decorati con intrecci, animali fantastici, figure di uomini dalla curiose posizioni. Al di sotto del ciborio si trova l'altare, formato da quattro lastre di pietra anch'esse finemente lavorate. Sulla destra, in una teca di vetro blindato, è esposta la statua di San Clemente Papa, scolpita verso la metà del Trecento. Belle infine le pitture, con affreschi di varie epoche.L'aspetto attuale di San Clemente è dovuto ai lavori dei primissimi anni del 1100, quando venne construita una nuova chiesa a tre navate terminanti in altrettante absidi, e uno spazio per l'altare, detto ,, presbiterio,, realizato di alcuni gradini rispetto al pavimento. Gli archi che reggno il soffitto, fatto di travi di legno, poggiano ora su colonne ora su pilastri, e i capitelli sono abbastanza vari come forme.

domenica 22 novembre 2009

il giorno di San Martino



L'11 di novembre ricorre il giorno di San Martino, un'antica festa popolare dove fin dai tempi più antichi si era soliti mangiare castagne e bere del vino novello.
La legenda: ,, era l'11 novembre: il cielo era coperto, povigginava e tirava un ventaccio che penetrava nelle ossa; per questo il cavaliere era avvolto nel suo ampio mantello di guerriero. Ma ecco che lungo la strada c'è un povero vecchio, coperto soltanto di pochi stracci, spinto dal vento, barcollante e tremante per il freddo. Martino lo guarda e sente una stretta al cuore.,, Poveretto,-pensa-morirà per il gelo!,,. E pensa come fare per dargli un pò di sollievo. Basterebbe una coperta, ma non ne ha. Sarebbe sufficiente del denaro, con il qualle il povero potrebbe comprarsi una coperta o un vestito; ma per caso il cavaliere non ha con sè nemmeno uno spicciolo,e allora cosa fare? Ha quel pesante mantello che lo copre tutto. Gli viene un'idea e, poichè gli appare buona, non ci pensa due volte. Si toglie il mantello, lo taglia in due con la spada e ne dà una metà al poveretto.,, Dio ve ne renda merito!,, balbetta il mendicante, e sparisce. San Martino, contento di avere fatto la carità, sprona il cavallo e se ne va sotto la pioggia, che comincia a cadere più forte che mai, mentre un ventaccio rabbioso pare che voglia portagli via anche la parte di mantello che lo ricopre a malapena. Ma fatti pochi passi ecco che smette di piovere, il vento si calma. Di lì a poco le nubi si diradano e se ne vanno. Il cielo diventa sereno, l'aria si fa mite. Il sole comincia a riscaldare la terra obbligando il cavaliere a levarsi anche il mezzo mantello. Ecco l'estate di San Martino, che si rinnova ogni anno per festeggiare un bell'atto di carità ed anche per ricordarci che la carità verso i poveri è il dono più gradito a Dio. Ma la storia di San Martino non finisce qui. Durante la notte, infatti, Martino sognò Gesù che lo ringraziava mostandogli la metà del mantello, quasi per fargli capire che il mendicante incontrato era proprio lui in persona.,,

le castagne


La festa è l'occasione per entrare nel mondo della castagna, conoscere gli antichi metodi di raccolta e cottura e visitare ,, i metati,,, i tradizionali essiccatori e, naturalmente è l'occasione per assaggiare i piatti tipici a base di castagna, nella splendida cornice del borgo. Nella seconda mettà del mese di ottobre si svolge a Leofara in provincia di Teramo, la famosa sagra della castagna dove si possono gustare buonissime caldarroste, salsicce di cinghiale, formaggio fritto, arrosticini e frittelle dolci. La moderna Sagra nasce nel 1967 e tende a svilupparsi in due distinte direzioni: rievocazione degli eventi più significativi della storia del paese, omaggio ad uno dei frutti più nutrienti del territorio: la castagna. Una volta le castagne erano chiamate ,, pane d'albero,, ed erano una risorsa insostituibile per i contadini del paese perchè riuscivano, nei momenti difficili, a risolvere il problema dei pasti giornalieri, rendendoli più saporiti e sostanziosi. Il ,,frutto paziente,, come l'ha definito il poeta Attilio Bertolucci, ha bisogno di pochi interventi essenziali, come potatura e pulizia, due volte l 'anno. I boschi anche più lontani, erano sempre tenuti puliti. Le castagne si consumano nei modi noti anche oggi, bollite oppure arrostite; o essiccate invece per colazione si consumano nel latte. Con le castagne macinate si faceva una farina che entrava sovente nel menù settimanale.

olio d'oliva. I benefici per la salute


La vitamina E contenuta nell'olio di oliva contrasta l'invecchiamento delle cellule causato dai radicali liberi, olio d'oliva è la sostanza che porta nutrimento e acidificando la cute. Una pelle morbida e vellutata sarà il risultato dell'aplicazione dell'olio miscelato all'argilla, ai fanghi termali o anche alla carota. L'extra -vergine come antidoto alle rughe e come emolliente per il corpo, ha attraversato i millenni e le culture per arrivare puro fino a noi nelle vesti di alleato della bellezza. L'olio d'oliva è tra tutti gli olii vegetali quello più alto grado di digeribilità da parte dell'organismo umano. L'olio extravergine di oliva può contribuire a bloccare l'attivita dei radicali liberi, cioè i composti chimici responsabili dell'invecchiamento delle cellule. L'olio d'oliva fornisce altresi un ottimo apporto di precursori della vitamina A e grazie a ciò impedisce la secchezza delle mucose e rallenta l'invecchiamento della pelle. La prezenza di significativi livelli di vitamina D , fa si che l'olio d'oliva permetta una buona assunzione del calcio nell'intestino e una conseguente buona attività contro la decalcificazione ossea negli anziani. Il consumo abituale può aiutare a prevenire i tumori del colon e della mammella, ma anche le malattie cardiovascolari, perchè grazie alla prezenza di acido oleico rende le lipoproteine più solubili e ne aumenta la capacità di rimuovere il colesterolo. L'olio extravergine di oliva aiuta la digestione ed è ottimamente assorbito dall'organismo in qualsiasi età, in virtù della sua precentuale di acidi grassi di origine vegetale. Per i bambini, per il grande apporto di acido oleico presente anche nel latte materno, alimento perfetto sotto qualsiasi punto di vista; per gli sportivi perchè e fonte di energia prontamente digeribile e nell'età senile in quanto limita la perdita di calcio nelle ossa. La sua ricchezza di grassi di origine vegetale è molto importante per dare energia e salute al nostro prezioso organismo.

tecniche di massaggi

Sfioramento. Precede tutti i movimenti del massaggio. Le mani, con le palme rivolte verso il basso, scorrono sulla pelle dandosi alternativamente il cambio, in modo constante e in direzione della corrente venosa. I movimenti sono lenti e particolarmente leggeri. Frizione: rispetto allo sfioramento è maggiormente energica, la sua azione agisce in profondità ridando elasticità ai tessuti e riattivando il riassorbimento venoso e limfatico. I movmenti sono lineari, lenti e trasversali rispetto ai muscoli da trattare. Le dita toccano lo strato superficiale della pelle, ma sono quelli inferiori a riceverne l'influsso benefico. Impastamento: si effettua mediante una manovra che agisce sull'asse trasversale del muscolo con movimenti alternati. Arriva in profondità per eliminare la tensione e contemporaneamente, stimola una vasta superficie dell'epidermide. Viene praticato soprattutto nelle zone del corpo dotate di una massa muscolare voluminosa come le cosce, i fianchi e i glutei. Durante questa fase si eseguono numerose azioni che vanno dalla spremitura del muscolo al rilassamento dello stesso consentendo l'eliminazione delle scorie responsabili dell'affaticamento. Percurssione: si bassa su una serie di colpi ravvicinati, ritmici, più o meno rapidi. I movimenti di percurssione della cute possono avvenire in una zona fissa o con avanzamenti delle dita e delle mani dell'operatore. Gli effetti sono stimolanti, dal momento che favorisce la vasodilazione e l'aumento della contrattilità muscolare. Solitamente si usa al termine del massaggio per ridare tono.

lunedì 2 novembre 2009

da visitare Giulianova




La pinacoteca civica ,, Vincenzo Bindi,, si sviluppa in sei sale, al piano superiore della biblioteca. La prima racoglie dipinti di varie scuole del Settecento, fra cui, per citare i rappresentanti più noti: Salvator Rosa, Francesco Solimena e Luca Giordano. La seconda ospita famosi artisti di origine abruzzese, fra gli altri Pasquale Celommi, Filippo Palizzi, Raffaele Pagliaccetti. Nella terza sala, pittori stranieri quali Moreau, Voler. Nella quarta sala si trovano opere di alcuni stranieri quali Pitloo, Vemet, che giunti a Napoli per qualche giorno, vi rimasero poi per tutta la vita integrandosi nella famosa Scuola di Posillipo. Nella quinta sala ancora rappresentanti della Scuola di Posillipo napoletana. Si trovano ceramiche, vasi, anfore, orologi in bronzo. L'ultima sala è dedicata agli artisti della dinastia Carelli. Vincenzo Bindi parla del lascito da lui fatto a favore del Comune di Giulianova, consistente nel bel palazzo di famiglia che si trova lungo corso Garibaldi, nella parte alta della città, nella biblioteca personale ricca di oltre 5.000 volumi e soprattutto nella pregevole raccolta di circa 400 opere di pittura, la maggior parte delle quali collezionata grazie al suo matrimonio con la figlia del noto pittore Gonsalvo Carelli esponente di spicco della pittura napoletana dell'Ottocento. La pinacoteca è ospitata nel secondo piano di palazzo Bindi mentre il primo è riservato alla civica biblioteca, anch'essa originata dal lascito del mecenate giuliese. Il vero viaggio nel dono di Bindi inizia al secondo piano, dove nella prima delle sei sale si viene accolti dall'interessante disegno autografo di Vincenzo Camuccini con la scena mitologica dove Focione ricusa i doni di Alessandro, una tela rappresentante una Testa di nonna attribuita a Jusepe de Ribera. Le altre cinque sale di palazzo Bindi raccolgono centinaia di opere di pittori, sia abruzzesi sia partenopei, che fecero parte della cosiddetta ,, Scuola di Posillipo,,.

domenica 1 novembre 2009

Roseto Degli Abruzzi


A Roseto degli Abruzzi sono tanti i monumenti storici ed artistici che caratterizzano quella bella cittadina balneare. In centro sorge Palazzo Passamonti, che al suo interno può vantare specchi con cornici dorate, medaglioni, tendaggi e porte in stile liberty, in vetro istoriato. Il fiore all'occhiello di Roseto è senza dubbio la Villa Comunale, fu construita nel 1890 per volere della famiglia Ponno, che si ispirarono alla elegante villa torinese chiamata Sambuy. La Villa Comunale è circondata da un grande parco con tante piante di grande interesse, come aiuole fiorite, pini secolari e palme esotiche. Il nome originario della città era Rosburgo ma, negli anni venti, si decise di cambiarlo in Roseto.
Roseto degli Abruzzi e un centro dinamico e vivace in tutti i periodi dell'anno. Oggi Roseto è una delle località balneari piu frequentate della riviera abruzzese e offre un soggiorno ricco di divertimento e di attrazioni, grazie alla sua spiaggia e al suo mare e alle moderne strutture alberghiere ricreative e sportive.